Los años nuevos, dal genio di Rodrigo Sorogoyen, Sandra Romero e David Martìn de los Santos una serie tv da non perdere.
Dieci Capodanni è una serie drammatica spagnola che segue Ana e Oscar attraverso dieci anni. A partire dal 2015 incontreremo i protagonisti in un solo giorno, quello di ogni Capodanno. Che poi è anche il loro compleanno, lui è l’ultimo nato spagnolo del 1985 e lei la prima del 1986. La serie esplora i macro-cambiamenti del mondo attraverso le micro-dinamiche della loro relazione, includendo amici, famiglia, e le sfide della vita.
Realismo e narrazione
Dieci Capodanni si distingue per il suo approccio realistico alla narrazione. Le svolte narrative sono spesso minime e celate tra un episodio e l’altro. Questo stile che rivela i cambiamenti attraverso le loro conseguenze nel presente, si distingue nettamente dall’approccio narrativo dominante delle serie mainstream. Queste ultime, infatti, tendono a costruire l’aspettativa per i momenti salienti, offrendoli poi agli spettatori in grande stile. La serie si concentra invece su sguardi, mezze parole e non detti, rivelando le intenzioni dei personaggi attraverso i loro volti e le loro azioni.
Regia e stile visivo
Rodrigo Sorogoyen, affermato regista del cinema spagnolo, porta il suo stile distintivo alla serie. La sua attenzione ai corpi e alle scene di sesso è un marchio di fabbrica. Sorogoyen utilizza questi elementi per esprimere l’intimità e la sintonia (o la loro mancanza) tra i personaggi.
Il montaggio di Alberto del Campo contribuisce a dare ritmo a una narrazione che altrimenti potrebbe risultare lenta. La collaborazione di Sara Cano e Paula Fabra alla co-regia e alla sceneggiatura assicura una prospettiva femminile equilibrata.
Ana e Oscar
Iria del Río e Francesco Carril ci conquistano con la loro interpretazione intensa e autentica di Ana e Oscar. Due personaggi che prendono vita sullo schermo grazie alla loro straordinaria capacità di comunicare emozioni e sfumature.
Colonna sonora
La musica in Dieci Capodanni non è solo un accompagnamento, ma sottolinea le emozioni e i cambiamenti di Ana e Oscar. E lo fa con stile, per merito di una colonna sonora che attinge al meglio della scena indipendente spagnola contemporanea: Rodrigo Cuevas, La Malquerida, McEnroe, Vetusta Morla, Nacho Vegas e molti altri.
Riflessioni a margine
La visione di Dieci Capodanni è stata spunto di riflessione sulla differenza culturale, sottile ma significativa, tra Italia e Spagna. I personaggi infatti sembrano muoversi in un contesto sociale più aperto e secolarizzato, dove le scelte individuali non sono gravate da un giudizio morale rigido. In Italia persiste invece una mentalità più conservatrice, dove la morale religiosa influenza ancora profondamente le dinamiche interpersonali.
Una serie tv da non perdere
Perché vedere Dieci Capodanni? In primo luogo per la sua narrazione originale e coinvolgente. Per la regia di Sorogoyen e le interpretazioni intense di del Rio e Carril. Per la sua capacità di esplorare le complessità delle relazioni umane. E poi è una bellissima storia d’amore raccontata con sensibilità e intelligenza. La trovate su RaiPlay.
Cinzia Inguanta
In alto: una scena da Dieci Capodanni con Iria del Río e Francesco Carril
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