Pillole di Femminile – Storie piccole che raccontano un mondo grande #133

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Ancora un estratto da Amatissima dove Toni Morrison racconta è la storia di Sethe, una giovane donna di colore forte e indomabile.

Pillole di femminile, la rubrica per riflettere su alcuni piccoli grandi temi legati alla vita di tutti i giorni. Partecipa alla nuova call “Abbagli”, invia il tuo racconto inedito entro il 30 aprile 2025.

Amatissima è la storia di Sethe, una giovane donna di colore forte e indomabile che, negli anni successivi alla guerra civile, si ribella alla propria condizione di schiava e fugge al Nord, verso la libertà. Nella sua nuova vita Sethe è tormentata da immagini dolorose che la sua mente non riesce a cancellare e, a volte, neppure a sopportare. A nulla valgono la presenza affettuosa dell’unica figlia che le è rimasta, Denver, o l’arrivo di un compagno dei tempi della schiavitù, Paul D, che come lei ha patito pene indescrivibili.

«Sethe e Paul D salirono le scale bianche, non proprio di fretta, ma senza neppure perder tempo. Vinto dall’emozione, sia per la fortuna incredibile di aver trovato la sua casa, e di averla trovata in casa, sia dalla certezza di andare a letto con lei, Paul D lasciò scivolare dalla sua memoria più recente venticinque anni.

Davanti a lui, uno scalino più in su, c’era la sostituta di Baby Suggs, la nuova ragazza di cui sognavano la notte e per cui si fottevano le mucche all’alba, nell’attesa che facesse la sua scelta. Già il solo fatto di averle baciato quella sorta di ferro battuto che aveva sulla schiena, aveva fatto tremare la casa, lo aveva costretto a farla a pezzi. Ora stava per fare ben altro.

Sethe lo condusse in cima alle scale, dove la luce arrivava dritta dal cielo poiché, in quella casa, le finestre del secondo piano erano state ricavate da un’apertura del soffitto e non delle pareti.
C’erano due stanze: lei lo condusse in una di queste, sperando che lui le perdonasse il fatto di non essere preparata. Anche se ricordava il desiderio, aveva dimenticato come funzionava, aveva dimenticatola forza e l’abbandono che risiedevano nelle mani, aveva dimenticato che la vista si trasformava in una sorta di cecità, di modo che all’occhio balzavano solo i posti in cui potersi stendere, e come tutto il resto – le maniglie, le cinture, i gancetti, la tristezza rannicchiata negli angoli, il passare del tempo – costituisse un’interferenza.

Prima ancora che riuscissero a svestirsi del tutto, era già finita. Ora se ne stavano sdraiati l’uno accanto all’altra, mezzi vestiti, col fiato corto, irritati l’uno con l’altra e con il chiarore del cielo sopra di loro. Lui l’aveva sognata per troppo tempo e da troppo tempo. Per lei l’astinenza aveva voluto dire essere del tutto priva di sogni propri. Ora erano dispiaciuti e troppo timidi per parlarne.»

Il brano è un’esplorazione complessa e toccante dell’intimità, del desiderio e della memoria. Toni Morrison utilizza uno stile evocativo e un’analisi psicologica approfondita per descrivere le emozioni contrastanti dei personaggi. L’incontro tra Sethe e Paul D si rivela un’esperienza agrodolce; le loro aspettative vengono deluse e i protagonisti si ritrovano a confrontarsi con la propria vulnerabilità.

Cinzia Inguanta

Foto in alto: Elaborazione grafica di Erna Corsi

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