Body of Evidence, al PAC di Milano la prima personale di Shirin Neshat

Shirin-Neshat
L’immaginario poetico dell’artista contemporanea iraniana è il racconto di un Paese pieno di contraddizioni, complessità e dogmi.

Milano si prepara ad accogliere una delle voci più potenti dell’arte contemporanea: Shirin Neshat. Dal 28 marzo all’8 giugno 2025, il PAC ospiterà infatti la prima grande personale in Italia dell’artista iraniana. La mostra è a cura di Diego Sileo e Beatrice Benedetti.

Un’immersione nell’Iran contemporaneo attraverso l’obiettivo di Neshat

L’esposizione, intitolata Body of Evidence, ci immerge nell’universo visivo e concettuale di un’artista che ha fatto della rappresentazione dell’identità femminile e maschile nel mondo islamico il fulcro della sua ricerca. Attraverso fotografie e video carichi di simbolismo, Neshat ci invita a riflettere su temi cruciali come il ruolo della donna, la religione, la politica e la tradizione.

Donne, calligrafia e armi: un linguaggio universale

I volti delle donne ritratte da Neshat, segnati da calligrafie in farsi o che impugnano armi, diventano icone di un’intera generazione. L’hijab, simbolo di sottomissione ed emancipazione al tempo stesso, viene riletto in chiave contemporanea, trasformandosi in un elemento di forza e ribellione. La calligrafia, da sempre veicolo di espressione culturale e religiosa, diventa uno strumento per decodificare un mondo complesso e contraddittorio.

Un’artista tra Oriente e Occidente

Nata in Iran e formatasi negli Stati Uniti, Shirin Neshat incarna la complessità di un’identità divisa tra due culture. La sua opera, profondamente radicata nella tradizione persiana, dialoga con le istanze dell’arte contemporanea occidentale, creando un linguaggio visivo universale che trascende le barriere geografiche e culturali.

Una mostra da non perdere

Body of Evidence è un’occasione unica per scoprire il lavoro di una delle artiste più influenti della nostra epoca ma  anche per riflettere sul ruolo della donna nel mondo contemporaneo ed esplorare le complessità dell’identità culturale. Un viaggio attraverso l’immaginario poetico di un’artista straordinaria.

Cinzia Inguanta

Foto in alto: Shirin Neshat da Wikimedia Commons

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