Noir che indaga la cultura maschilista e la solitudine degli uomini suggerendo che sia l’intera società a essere responsabile della violenza contro le donne.
La notte del 12 di Dominik Moll è un film noir che scava nel profondo della società e dell’animo umano. Il film, uscito nelle sale il 29 settembre 2022, esplora le dinamiche complesse dietro un femminicidio irrisolto. La pellicola si ispira al libro inchiesta di Pauline Guéna, 18.3 – une année à la pj.
La notte del 12 si apre con l’omicidio brutale di Clara, una giovane donna bruciata viva mentre rientra a casa. Il capitano Yohan Vivès, da poco a capo della polizia giudiziaria di Grenoble, è incaricato delle indagini. Affiancato dal collega Marceau, Yohan si addentra in un labirinto di sospetti, interrogando ex amanti e conoscenti di Clara, tutti uomini.
Il film supera i confini del genere poliziesco. Infatti, non si focalizza sulla ricerca del colpevole, bensì sull’analisi del contesto sociale e psicologico in cui il crimine matura. Moll mette in scena una realtà complessa e frustrante, dove la legge e la razionalità si scontrano con l’irrazionalità del male.
La notte del 12 diventa una riflessione sulla condizione femminile e sulla cultura maschile, evidenziando come la società sia modellata su una inconsapevole (?) misoginia. Il regista esplora il tema della circolarità del male, mostrando come la violenza si perpetui in una collettività incapace di comprendere e accettare la diversità.
Altro pregio del film è smontare la narrazione stereotipata delle vittime di violenza. Presenta infatti un ritratto complesso di Clara, una ragazza libera, sottolineando la necessità di rompere la circolarità della mentalità patriarcale per porre fine alla violenza.
Il personaggio di Yohan, interpretato magistralmente da Bastien Bouillon, incarna la solitudine e l’impotenza di chi cerca di fare luce in un mondo oscuro. Ma sono i personaggi femminili a dare forza al racconto, anche quando minori o passeggeri. Come Nadia (Mouna Soualem), una personaggia che giunge solo alla fine ma che regala uno sguardo diverso ai colleghi e permette al protagonista di abbandonare il suo cinismo.
Il film tratta molti temi. Parla di femminicidio, di maschilismo, di incomunicabilità, di difficoltà nelle relazioni tra i sessi ma anche dell’ossessione per la verità e dell’incapacità di accettare l’irrisolto.
La notte del 12 è un film potente e toccante. Un capolavoro che, pur lasciando chi guarda senza risposte definitive, spinge a interrogarsi sul mistero del male e sulla condizione umana.
Cinzia Inguanta
In alto: una scena da La notte del 12 (Teodora film)
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