Pillole di Femminile – Storie piccole che raccontano un mondo grande #138

Jane Austen - Pillole di femminile
La pillola di oggi è estratta da Emma di Jane Austen. Il libro è un viaggio nell’imperfezione alla scoperta se stessə.

Pillole di femminile, la rubrica per riflettere su alcuni piccoli grandi temi legati alla vita di tutti i giorni. La call “Abbagli” sta per terminare, non perdere questa occasione per metterti in gioco, invia il tuo racconto inedito entro il 30 aprile 2025.

Emma, da cui è tratta la pillola di oggi, uno dei romanzi più noti di Jane Austen, fu pubblicato per la prima volta nel 1815. Protagonista del libro è Emma Woodhouse, una giovane donna intelligente, bella e ricca, ma anche profondamente convinta di poter controllare le vite degli altri. Il suo più grande difetto infatti è la tendenza all’arroganza e alla presunzione, che la porta a fare gravi errori di giudizio. Tuttavia, Emma non è priva di qualità positive: è generosa, affettuosa e, alla fine, è capace di crescere e imparare dai propri sbagli. E alla fine è questo che conta.

«Emma Woodhouse, bella, intelligente e ricca, con una casa confortevole e un buon carattere, sembrava riunire in sé alcune delle migliori benedizioni dell’esistenza, ed era al mondo da quasi ventun anni con pochissimo ad affliggerla o contrariarla. Era la minore delle due figlie di un padre molto affettuoso e indulgente, ed era diventata, a seguito del matrimonio della sorella, padrona della casa paterna a un’età molto precoce. La madre era morta da troppo tempo perché lei avesse più di un vago ricordo delle sue carezze, e il suo posto era stato preso da una istitutrice, una donna eccellente, il cui affetto era stato praticamente quello di una madre. (Capitolo 1)

[…]

In effetti, il vero lato negativo della situazione di Emma era la possibilità di fare un po’ troppo a modo suo, e un’inclinazione a pensare un po’ troppo bene di se stessa; erano questi gli svantaggi che minacciavano di turbare le sue molte gioie. Il rischio, tuttavia, era per il momento talmente impercettibile che quei difetti non potevano essere in nessun modo ritenuti una sfortuna per lei. (Capitolo 1)

[…]

Come aveva potuto ingannarsi in quel modo! Lui aveva affermato di non aver mai pensato seriamente a Harriet… mai! Si guardò indietro per quanto poteva, ma era tutto confuso. Si era messa in testa un’idea, pensò, e aveva piegato tutto ad essa.» (Capitolo 16)

È proprio questo il punto di svolta per Emma. Per la prima volta è costretta a confrontarsi con la sua arroganza e la sua tendenza a manipolare le vite degli altri. È qui che inizia a riconoscere la portata dei suoi errori e a mettere in discussione le sue convinzioni. Come l’eroina nata dalla penna di Austen, siamo tuttə chiamatə a confrontarci con i nostri abbagli, per trovare la strada verso una più autentica versione di noi stessə.

Cinzia Inguanta

Foto in alto: Elaborazione grafica di Erna Corsi

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