FIDAPA BPW Italy, da quasi un secolo una federazione di donne per le donne

Silvia Parentela, past-president FI­DAPA Pistoia,
Oltre diecimila iscritte in tutta Italia, FIDAPA è una rete di donne che lavora per raggiungere obbiettivi di parità e uguaglianza di genere.

Dal quinto numero de L’Altro Femminile, donne oltre il consueto, scarica il PDF della rivista o sfogliala online.

Di FIDAPA BPW Italy vi abbiamo par­lato qualche mese fa, in occasione del trentesimo anniversario della sezione Pistoia. Per questo numero dedicato al tema del lavoro, ho deciso di inter­vistare Silvia Parentela, past-president FI­DAPA Pistoia, per poter illustrate me­glio l’impegno e gli obbiettivi di questa federazione di donne. Ci diamo appun­tamento in un bar e, di fonte a un tè e qualche golosità, comincia il nostro dialogo.

Silvia, ci parli di FIDAPA.

«FIDAPA è un movimento di opinione che ha come scopo principale quello di promuovere le iniziative delle donne nell’ambito delle arti, professioni e af­fari valorizzandone le competenze e sostenendo la loro partecipazione in tutti gli ambiti sociali. Mette al cen­tro di tutto la donna e la incoraggia verso quelle attività sociali e culturali che favoriscono il suo miglioramento di vita, anche lavorativa, rendendola emancipata, e l’emancipazione si rag­giunge attraverso l’educazione. Quindi incentiva la donna allo studio, alla for­mazione personale e professionale, a entrare nel mondo del lavoro. Non è necessario arrivare a livelli alti di istru­zione, ma è fondamentale essere con­sapevoli del proprio valore e di quello che si vuole per poi esercitare la libertà di scelta in tutti gli ambiti sociali.»

Quali sono gli obbiettivi?

«Gli obbiettivi di FIDAPA sono molti. Sostiene la lotta alla violenza di genere e agli stereotipi di genere, persegue l’approccio di genere nella medicina, si adopera perché venga riconosciuto lo studio della medicina di genere e, na­turalmente, promuove valori universali come la pace, la sostenibilità ambien­tale e il rispetto di tutte le diversità. FIDAPA ha cinque task force dedicate, a livello nazionale e speculari nei di­stretti e nelle sezioni: comunicazione, innovazione, salute, lavoro e impresa, violenza.»

Com’è strutturata FIDAPA?

«FIDAPA ha una struttura capillare con più di trecento sezioni; per costituire una sezione in una città o territorio ci devono essere almeno quindici socie. Le sezioni sono raggruppate a livello regionale in sette distretti formati da più regioni e ogni distretto accorpa vari territori regionali. Tutti i distretti fanno capo a FIDAPA BPW Italy, che a sua volta è all’interno di BPW Europe, per poi confluire in BPW International. In Danimarca, Slovenia e Mongolia ci sono socie individuali mentre in al­tri Stati come l’Ucraina ci sono singoli club (sezioni) ma non una federazione di sezioni.»

E come agisce FIDAPA?

«Il ruolo di FIDAPA è importante nella politica di genere e nelle pari opportu­nità. Dialoga con enti, associazioni del territorio, con le istituzioni politiche, le associazioni di categoria, per rimuo­vere ogni forma di discriminazione a sfavore delle donne, sia nell’ambito della famiglia che in quello del lavoro, nel rispetto delle norme vigenti in ma­teria di pari opportunità. Siamo porta­voce delle donne presso le organizza­zioni e le istituzioni nazionali, europee e internazionali. Fondamentale è in­dividuare il gender gap che non con­sente un’effettiva partecipazione della donna in tutti gli ambiti sociali.»

fidapa
Foto di Cottonbro Studio

Ci faccia qualche esempio.

«Non possiamo fare proposte di legge, ma abbiamo spazio all’interno del Par­lamento come associazione di ascolto che viene consultata. Un esempio pra­tico.

Quest’anno, come FIDAPA Pistoia (per­ché naturalmente si lavora a livello ter­ritoriale), abbiamo deciso di dialogare con le altre associazioni di categoria sulla legge n. 162/2021 (questa ha ag­giornato il Codice delle pari opportu­nità) che ha istituito il sistema di certifi­cazione della parità di genere. Si tratta di una certificazione volontaria che le aziende più virtuose potranno richie­dere agli organismi a ciò accreditati, per attestare la conformità dell’orga­nizzazione d’impresa ai principi di pa­rità tra i generi su retribuzione e condi­zioni di carriera.

Questa legge è passata quasi inosser­vata durante il periodo di pandemia, ma è uno strumento concreto per su­perare una mentalità che nel mondo del lavoro discrimina a causa di una non equa distribuzione delle responsa­bilità di cura domestica e familiare fra uomini e donne.

Sappiamo che c’è disparità di genere nelle retribuzioni così come nell’avan­zamento delle carriere e, dovendo re­digere ogni due anni una certificazione con delle voci oggettive, definite dalla legge, ci si rende conto dei numeri re­ali e si capisce che la disparità non è solo un’opinione ma è supportata da dati tangibili. Tra l’altro, per le aziende, il rilascio della certificazione compor­terà diversi vantaggi a livello di pun­teggio in occasione di certificazioni di qualità, gare di appalto ed esonero di versamento di contributi previdenziali. I lavoratori, oltre a veder parificati i pro­pri diritti, si troverebbero a lavorare in contesti sempre meno discriminatori e più inclusivi.»

Qual è il supporto di FIDAPA all’im­prenditoria femminile?

«FIDAPA non sostiene un settore in particolare, perché dipende anche dal territorio in cui si opera. Dev’essere sempre lasciato un margine di scelta alle donne, così come a tutti. Ognuna deve fare quello che vuole, l’impor­tante è avere la possibilità di farlo, in un modo o nell’altro. Come movimento di opinione, FIDAPA si adopera per far co­noscere quelle realtà al femminile che funzionano, dei modelli a cui riferirsi, organizza attività di mentoring tra so­cie senior e young ma anche tra socie specializzate e non in alcuni settori. Per esempio, in occasione di conve­gni o simili, invitiamo testimonianze dirette per incentivare il confronto fra sezioni, distretti e Stati diversi. Magari il progetto “sognato” di una donna può essere già la realtà di un’altra, ed è così che si forma anche una rete che favo­risce rapporti amichevoli, di reciproca comprensione e proficua collabora­zione fra donne differenti per prove­nienza, cultura ed estrazione sociale.»

Agite anche a livello scolastico?

«Creiamo anche progetti di formazione nelle scuole, come il progetto He for She contro gli stereotipi di genere, oppure il progetto formativo Con Me al Centro rivolto alle socie che intendono orien­tarsi nella realizzazione di una attività imprenditoriale. Progetti che possono sempre essere sviluppati in modo spe­culare a livello nazionale, distrettuale e di sezione.»

So che FIDAPA lavora anche attra­verso protocolli d’intesa. Ce ne parli.

«I protocolli d’intesa sono uno stru­mento fondamentale per collaborare e condividere alcune iniziative, creare quella sinergia che ci consenta di rea­lizzare progettualità replicabili in tutta Italia condividendo lo stesso impegno verso obbiettivi comuni. Ne abbiamo diversi, per esempio con il FICLU (Fe­derazione Italiana delle Associazioni e Club per l’Unesco) per la valorizzazione delle bellezze dei nostri territori, con l’associazione AMI (Associazione Am­biente Mare Italia) che si occupa della tutela delle risorse marine per uno svi­luppo sostenibile così come quello con la Società Italiana di Urologia. Fanno parte della nostra identità come mo­vimento di opinione, promotrici di cul­tura e politiche di genere.»

E i Temi cosa sono?

«Ogni biennio FIDAPA propone dei Temi da sviluppare. Rinnova le linee guida da portare avanti nelle varie sezioni, sia a livello nazionale sviluppato dalla vice-presidente che internazionale sviluppato dalla Past-president. Le se­zioni, poi, declinano il tema in auto­nomia, come vogliono, lavorando at­tivamente sul territorio. I temi danno unitarietà a livello nazionale e distret­tuale e distribuiscono tra le cariche del comitato di presidenza gli ambiti da sviluppare, sempre in assoluta autono­mia. Fanno anche da guida a giovani sezioni che possono essere un po’ di­sorientate.»

Quali obbiettivi si prefigge FIDAPA per il futuro?

«In questo momento i gender gap che FIDAPA sta approfondendo sono quelli relativi al divario retributivo, Gender Pay Gap, alla partecipazione delle donne nel campo delle scienze, le famose materie STEM, e alla valoriz­zazione delle realtà territoriali, a livello turistico, enogastronomico ecc., che possono sviluppare attività imprendi­toriali e possono portare diversi tipi di lavoro. Io, personalmente, vorrei conti­nuare il dialogo con le associazioni di emancipazione maschile, che danno voce a quelle nuove generazioni di uomini che si stanno affrancando da­gli stereotipi di genere maschili. A mio parere, questo dialogo può essere l’ap­proccio futuro per superare insieme la disparità di genere, soprattutto quella culturale.»

Ringrazio Silvia Parentela per la piace­vole chiacchierata e la disponibilità. Federazioni come FIDAPA svolgono un grande lavoro per far sì che tutte le di­suguaglianze vengano azzerate e che sia raggiunta la parità di genere in tutti i campi.

Serena Pisaneschi

Foto in alto: Silvia Parentela, past-president FI­DAPA Pistoia

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