I bacari veneziani #5: un viaggio nei sapori della città più bella del mondo

bacari
Un itinerario per conoscere l’anima di Venezia attraverso i locali più caratteristici, gustando ombre e cicchetti in compagnia.

Venezia è un sogno, di quelli che puoi comperare, scriveva Francesco Guccini nella canzone che le ha dedicato. Molto spesso, camminando per le calli del centro, si ha l’impressione di fiancheggiare solamente una sequenza senza fine di negozi, la maggior parte dei quali vende solamente souvenir senza valore.

Sì, ce ne sono molti, ma Venezia non è questo. Fra le tante vetrine potete sempre scorgere quella di un artigiano, che crea a mano borse in pelle o meravigliose veneziane (le scarpette basse decorate tipiche della città), bracciali unici con perle di vetro di Murano o le tradizionali maschere sapientemente dipinte.

Poi, addentrandosi nei vicoli laterali, magari nelle calli più strette, è possibile scoprire i bacari, i locali tipici di Venezia dove si servono ombre e cicchetti tra una chiacchiera e l’altra.
Con questa serie di articoli ve ne consiglio alcuni fra i miei preferiti: oggi andremo nella zona dove si incontrano i sestieri Cannaregio, San Marco e Castello. Qui potete trovare gli articoli già pubblicati: #1, #2, #3 e #4.

L’Osteria al Portego è in assoluto tra i miei bacari preferiti. L’atmosfera è sempre allegra e c’è un gran via vai nello spazio angusto intorno al fornito bancone con i cicchetti in vetrina: assaggiate i canestrelli gratinati e gli spiedini di pesce, naturalmente accompagnati da un’ombra della casa. Qui è possibile anche pasteggiare, ma i tavoli sono davvero pochi e conviene prenotare.
Calle de la Malvasia, 6014, Venezia.

Poco distante, verso Rialto, si trova Bacarando in Corte dell’Orso. Un locale ristrutturato splendidamente, con diversi posti a sedere all’interno, su due piani, e un suggestivo plateatico che sbuca su un canale per la bella stagione. La loro cucina è un ottimo connubio fra tradizione veneziana e innovazione. I cicchetti esposti sono così vari e colorati che verrebbe voglia di assaggiarli tutti: lasciatevi tentare!
Corte dell’Orso, 5495, Venezia.

Letteralmente dietro l’angolo si trova l’Osteria Vineria Gastronomica Sepa (la seppia in veneziano). I bocconcini di polenta con le seppie o con il baccalà mantecato sono una meraviglia ma i tortini salati non sono da meno. Vengono proposti anche alcuni piatti caldi differenti ogni giorno. Vicino all’ingresso c’è un lavabo in marmo, dove i clienti sono invitati a servirsi se hanno voglia di un bicchiere d’acqua naturale o se desiderano riempire la propria borraccia: approfittatene!
Calle de la Bissa, 5482, Venezia.

Il Canal Grande dalla terrazza del Fondaco dei Tedeschi. Di Erna Corsi

A pochi passi di distanza vi consiglio di non perdere una delle viste più belle della città. Subito prima del Ponte di Rialto si trova il Fondaco dei Tedeschi, divenuto oggi una galleria di negozi di lusso su più piani. Oltre a godervi la sua meravigliosa struttura interna e curiosare fra le vetrine inaccessibili ai più, salite all’ultimo piano: qui è stata allestita una meravigliosa terrazza che offre una vista unica sulla città e sul ponte più famoso del Canal Grande. L’ingresso è gratuito ma è obbligatoria la prenotazione on line dal loro sito. La vista mozzafiato vi ripagherà delle lunghe camminate a cui obbliga Venezia.
Appuntamento il prossimo venerdì con nuovi bacari da scoprire.

Trovate la guida completa nel libro Bacari a Venezia, scritto a quattro mani con Lorenzo Corsale.

Erna Corsi

Foto in alto: I cicchetti di Bacarando – di Erna Corsi

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