Una donna oltre il consueto, una figura davvero iconica che ha lasciato un segno indelebile nel mondo della musica e oltre.
Ogni genere musicale ha le sue icone, donne che hanno cambiato le regole del gioco. Chaka Khan ha spostato molto in alto l’asticella dell’R’n’B’, attraversando le generazioni e dominando le mode. Tra Grammy, canzoni in top ten e lotte per i diritti civili, la sua vita è un esempio di ostinazione e di successo.
Gli esordi
Yvette Marie Stevens nasce a Chicago nel 1953 da una famiglia di hippy e attivisti politici, è la prima di cinque figli. Inizia a fare musica con i fratelli, ama il jazz, il soul e fonda la sua prima band a undici anni, le Crystalettes. Si unisce alle Black Panthers, organizzazione politica di lotta per i diritti degli afroamericani, famosa per l’aggressività delle azioni. Rinuncia al suo nome di battesimo per il più grintoso Chaka Adunne Aduffe Yemoja Hodarhi Karifi. Nel 1969 si ritira dal partito e si dedica totalmente alla musica. La nuova band dei Lyfe comprende il primo marito Hassan Khan che le regala il cognome perfetto da abbinare a Chaka. È con i Rufus nel 1973 che incide il primo album e inizia a girare gli States con show incredibili, che affronta con voce potente e vestiti sgargianti, ispirati ai nativi americani.
Il successo
Chaka è una stella, non desidera far parte di un gruppo, ma splendere di luce propria. Nel 1978 pubblica il suo primo disco da solista che contiene la mega hit I’m Every Woman, uno dei più grandi inni all’emancipazione femminile mai scritti. Il successo è un’onda altissima, che travolge il suo matrimonio e il debole equilibrio. Passa da un uomo all’altro, si trasferisce a Londra, inizia una guerra lunghissima con le dipendenze da alcool e droghe. Dopo Stevie Wonder il suo principale riferimento musicale diventa Prince, canta la sua I Feel for You e ne fa un successo straordinario, vince un Grammy nel 1985 che traina l’omonimo album di Chaka. Erano due anime affini, due personalità strabordanti, Prince l’aveva amata da ragazzino e la considerava una musa, un’eroina.
La maturità
Chaka si dedica anche al cinema con un cameo nel film The Blues Brothers, al teatro a Broadway, alla scrittura con l’autobiografia Chaka! Attraverso il fuoco in cui racconta della sua carriera, delle sue dipendenze, oltre alle tante relazioni sentimentali sbagliate. Non ha paura di donarsi al pubblico, esponendo le fragilità che l’hanno resa straordinariamente forte. Dopo la morte dell’amato Prince nel 2016 decide di chiudere per sempre con i suoi demoni e di disintossicarsi in modo definitivo. Chaka Khan è stata la prima artista donna a vincere tre dischi di platino, detiene il record di dieci Grammy ottenuti da una cantante R&B donna.
È anche una filantropa attiva che lavora instancabilmente per aiutare i bisognosi attraverso vari enti di beneficenza, da Feeding America a UNICEF USA. Attraverso la sua voce ha difeso gruppi di emarginati e poveri, lottando contro le ingiustizie civili. Con quasi 50 anni di attività artistica, non mostra segni di rallentamento nel prossimo futuro. Sempre fedele a se stessa musicalmente, Chaka Khan continua a ispirare generazioni in tutto il mondo attraverso la sua voce iconica e la sua forza magnetica.
Music
I’m every woman
I feel for you
Ain’t Nobody
Elena Castagnoli
Foto in alto: Chaka Khan
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