La conquista della parità di genere nel mondo del lavoro è un obiettivo non solo di giustizia sociale, ma anche di fondamentale importanza per lo sviluppo economico e sociale del Paese.
Il Primo Maggio, giornata dedicata a celebrare il lavoro e i diritti dei lavoratori, assume un significato particolare per le donne. Se da un lato la conquista di importanti traguardi in termini di emancipazione e accesso al mercato del lavoro è innegabile, dall’altro persistono ancora profonde disparità e ostacoli.
Lavoro povero: le donne più colpite
Le donne sono infatti maggiormente concentrate nel cosiddetto “lavoro povero”, caratterizzato da salari bassi, contratti precari e mancanza di tutele. Secondo l’Istat, nel 2022 il tasso di occupazione femminile in Italia era del 46,6%, contro il 61,1% degli uomini. Un divario che si amplia ulteriormente se si considerano i lavori a tempo indeterminato: solo il 35,7% delle donne ha un contratto stabile, contro il 52,2% degli uomini.
Le cause delle disparità
Le cause di queste disparità sono tante e complesse. Tra i fattori principali troviamo:
- Discriminazione di genere: pregiudizi e stereotipi sessisti continuano a influenzare le scelte formative e lavorative delle donne, penalizzandole nell’accesso ai ruoli dirigenziali e nelle carriere più remunerative.
- Mancanza di servizi di cura: la carenza di asili nido e altri servizi per l’infanzia e i non autosufficienti grava maggiormente sulle donne, ostacolando la loro partecipazione al mercato del lavoro.
- Rigidità del mercato del lavoro: l’eccessiva flessibilità contrattuale e la precarietà del lavoro colpiscono in modo sproporzionato le donne, rendendole più vulnerabili allo sfruttamento e all’esclusione.
Cosa fare per colmare il divario
Per superare queste disuguaglianze è necessario un impegno concreto da parte di tutti gli attori sociali e politici. Alcune delle misure che potrebbero essere adottate includono:
- Investimenti nei servizi di cura: ampliare l’offerta di asili nido, scuole materne e servizi per i non autosufficienti per alleggerire il carico di cura sulle donne e favorire la loro conciliazione vita-lavoro.
- Promozione della parità salariale: a parità di lavoro, le donne dovrebbero ricevere la stessa retribuzione degli uomini.
- Lotta alla discriminazione di genere: contrastare i pregiudizi e gli stereotipi sessisti attraverso campagne di sensibilizzazione e l’introduzione di norme che puniscano la discriminazione sul posto di lavoro.
- Sostegno all’imprenditoria femminile: favorire la creazione e lo sviluppo di imprese gestite da donne, attraverso misure di microcredito, formazione e assistenza tecnica.
Un futuro migliore per le donne lavoratrici
La conquista della parità di genere nel mondo del lavoro è un obiettivo non solo di giustizia sociale, ma anche di fondamentale importanza per lo sviluppo economico e sociale del Paese. Le donne rappresentano una risorsa preziosa per la società e il loro pieno potenziale può essere espresso solo se avranno la possibilità di lavorare in condizioni di equità e dignità.
Oltre alle misure sopracitate, è importante ricordare l’importanza di:
- Promuovere l’educazione e la formazione delle donne: investire nella formazione delle donne, soprattutto nei settori STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), le rende più competitive nel mercato del lavoro e aumenta le loro opportunità di carriera.
- Favorire la flessibilità lavorativa: introdurre misure che favoriscano la flessibilità lavorativa, come il lavoro da remoto o il part-time, può aiutare le donne a conciliare meglio le esigenze lavorative con quelle familiari.
- Sensibilizzare gli uomini sul tema della parità di genere: è importante coinvolgere gli uomini nella lotta contro le disuguaglianze di genere, promuovendo una cultura del rispetto e della valorizzazione delle differenze.
La strada per la parità di genere nel mondo del lavoro è ancora lunga, ma la celebrazione del Primo Maggio può essere un’occasione per riflettere sui progressi compiuti e sulle sfide che ancora ci attendono. Un impegno costante da parte di tutti è necessario per costruire un futuro in cui le donne possano godere di pari opportunità e di una piena realizzazione nel lavoro.
Cinzia Inguanta
In alto: illustrazione di Marilena Nardi
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