Una storia, ricca di simbolismo e trasformazioni, che offre spunti di riflessione sul tema dell’identità e della libertà di scelta.
Melusina, figura affascinante del folklore europeo, si presta a una rilettura in chiave femminista e LGBTQIA+. Infatti, la sua storia, ricca di simbolismo e trasformazioni, offre spunti di riflessione sul tema dell’identità, della libertà di scelta e del superamento delle norme di genere.
Una fata ribelle
Nata da una fata e dal re di Albania, Melusina non si conforma alle aspettative sociali. La sua natura duplice, donna nella parte superiore e sirena/serpente in quella inferiore, simboleggia la sua ribellione alle categorie prestabilite. Si rifiuta di essere definita solo da un aspetto, sfidando le convenzioni che vogliono le donne sottomesse e silenziose.
Un amore proibito
Il matrimonio con Raimondo, nobile cavaliere, rappresenta il desiderio di Melusina di integrarsi nella società umana, pur mantenendo la sua vera natura. Il patto che impone a Raimondo di non spiarla durante il sabato, giorno in cui si trasforma in sirena/serpente, simboleggia il bisogno di preservare la sua identità e la sua libertà.
La scoperta e la tragedia
La rottura del patto da parte di Raimondo, spinto da curiosità e sospetti, porta alla tragica scoperta della natura di Melusina. Quindi, la sua reazione di orrore e disgusto costituisce la paura dell’ignoto e dell’incomprensibile, l’incapacità di accettare la diversità.
Un esilio forzato
Condannata a vivere per sempre come sirena/serpente, Melusina si rifugia in un lago, simbolo dell’isolamento e della marginalizzazione a cui sono spesso costrette le persone che non si conformano alle norme. La sua storia si conclude con un senso di malinconia e di perdita, ma anche con la consapevolezza di aver difeso la propria libertà e la propria identità.
Una lettura femminista e LGBTQIA+
La rilettura femminista e LGBTQIA+ di Melusina sottolinea la sua forza e la sua resilienza di fronte alle avversità. Il rifiuto di conformarsi alle aspettative sociali la rende un’icona di emancipazione femminile e di libertà di espressione di sé. La sua storia perciò invita a superare pregiudizi e stereotipi, abbracciando la diversità e la complessità dell’identità umana.
Le riflessioni contenute in questo articolo sono frutto di un’analisi personale del mito di Melusina.
Cinzia Inguanta
In alto: “Raimondo e Melusina” dipinto di J. Hubner (1806 – 1882)
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