«Mi ritaglio un momento. Lo ritaglio con le forbici, niente di fatto a mano strappato con impazienza. […] Un ritaglio esposto al vento.»
Simona Garbarino, oltre alla carriera di attrice, ha dedicato uno spazio speciale alla poesia, inserendola nella sua vita. Attraverso i suoi versi, infatti, svela un lato di sé sconosciuto al pubblico.
Con il suo primo lavoro, Poesie del risveglio, pubblicato nel 2020, ci ha condotti in un viaggio emotivo e profondamente riflessivo. A settembre uscirà la sua seconda raccolta poetica dal titolo Taccuino delle molte me.
I versi della poeta sono un susseguirsi di domande esistenziali, una costante riflessione sull’atto di interrogarsi e di cercare risposte nel labirinto delle esperienze umane. Le sue poesie raccontano un dialogo interiore perenne, un confronto con il dubbio, la paura e la continua ricerca di comprensione.
«Che cos’è questo pensarsi nella vita, se non un domandarsi perenne, un fidanzarsi col dubbio e la paura, un elemosinare tempo per capire, un far pace con le proprie sciagure, un affratellarsi con le gioie più acute, un ancorarsi alla pancia pulsante dell’amore. Se non è questo, signori, mi domando cos’è.»
Simona Garbarino sa scrivere poesia e lo fa con una semplicità speciale, permettendo a chiunque legga i suoi versi di viverli come esperienze personali. Utilizza le parole come un pittore usa i colori e il risultato è bello ed emotivamente coinvolgente.
La poesia di oggi, Ho cura del mio silenzio, è una meditazione sulla potenza del silenzio come spazio d’introspezione, guarigione e rinascita. La poesia invita il lettore a riflettere sul valore del silenzio nella propria vita, presentandolo non come vuoto o assenza, ma come una presenza ricca e confortante. Quindi, il silenzio diventa un rifugio nei momenti di bisogno, un compagno di passeggiate interiori dove si trova la forza per urlare senza fare rumore.
Perciò, godetevi il video e lasciatevi trasportare dai versi di Simona Garbarino, che con la sua arte ci invita a esplorare e abbracciare il potere del silenzio.
Per La poesia nel dì di domenica, Serena Betti legge per noi Ho cura del mio silenzio di Simona Garbarino. Buon ascolto.
Debora Menichetti
Foto in alto: Simona Garbarino dal profilo Facebook dell’artista
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Ho cura del mio silenzio
Ho cura del mio silenzio.
Con lui mangio,
scrivo,
cammino.
È con lui che mi permetto di piangere.
Con lui muoio e risorgo ogni volta,
senza che nessuno se ne accorga.
Ammiro la sua discrezione,
quello sguardo obliquo
da amante discreto
che non rifiuta l’invito.
Mi conosce bene:
sa quando è il momento di presentarsi,
quando quello di lasciarmi.
Mi sostiene nei giorni di ghiaccio,
mi solleva in tempo di raccolto:
angelo del ritorno,
custode del mio tormento.
Se qualcuno mi chiedesse:
“Quando hai bisogno di urlare,
dove vai?”
Io risponderei:
“A passeggio,
col mio silenzio”.