Chi dice e chi tace è un libro in cui nulla rimane fermo e uguale a se stesso

L’ultimo romanzo di Chiara Valerio che ha conquistato la finale del Premio Strega è un racconto fatto di dubbi e di rivelazioni.

L’ultimo libro pubblicato da Chiara Valerio, Chi dice e chi tace, è edito da Sellerio Editore Palermo. Il testo è stato proposto da Matteo Motolese per il Premio Strega 2024, competizione nella quale si è guadagnato a pieno merito un posto fra i sei finalisti. 

Chi dice e chi tace è un romanzo che appare come destrutturato ma che completa se stesso proprio in questa frammentazione. La vasca da bagno che troviamo in copertina diviene il fulcro dei pensieri della protagonista Lea, o meglio l’avvocato Russo. Al maschile, come si usava negli anni ’90.

In questa vasca è stata trovata morta Vittoria, una conoscente che Lea riscopre sempre più vicina e presente nel suo passato recente. La vicenda si svolge a Scauri, un paesino del Lazio affacciato sul Tirreno, isolato come tanti ma a poche ore di treno sia da Napoli che da Roma.

Vittoria vi era giunta anni prima, come un fulmine a ciel sereno, e si era lentamente ma inesorabilmente mescolata a quella comunità compatta e all’apparenza così impenetrabile. La sua morte ha lasciato la tristezza nel cuore di molti, il dubbio in quello di altri.

Lea non si dà pace al pensiero che una nuotatrice provetta possa essere affogata in due spanne d’acqua. Eppure nulla sembra dire il contrario. La dipartita di Vittoria porta con sé lo svelamento di parte del suo passato, ignoto a tutti a Scauri, e un turbamento speciale nella mente dell’avvocato Russo, costretta dalle ultime volontà della defunta a occuparsi del suo testamento.

«Di Vittoria, insomma, nonostante l’allegria, nonostante la confidenza che tutti sentivamo con lei, sapevamo ciò che vedevamo.»

Chi dice e chi tace lascia al lettore come un senso di sospensione, benché il finale sia coerente e compiuto. Rimane fra i pensieri un senso di incertezza dato dal sano dubbio che porta Lea a non darsi pace per la morte di Vittoria: quanto conosciamo, davvero, le persone che ci stanno accanto?

Erna Corsi

Foto in alto: Chiara Valerio – iltquotidiano.it

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