Milena Jesenská, ovvero l’imperdonabile del lager di Ravensbrück

Milena Jesenska
Non si affrettava mai a eseguire un ordine, non adulava i superiori. Non una sua sola parola si uniformava allo stile del campo.

Nata a Praga nel 1896, Milena Jesenská era una giornalista, scrittrice, traduttrice e intellettuale impegnata a lottare contro i tempi bui dell’epoca in cui ebbe la sfortuna di vivere. È nota al grande pubblico come la destinataria delle lettere pubblicate nel volume Lettere a Milena di Franz Kafka. Era molto amica del grande scrittore, ma fu molto più di questo.

«Non marciava mai esattamente in fila per cinque, il suo atteggiamento durante l’appello non era mai conforme alle disposizioni, non si affrettava mai a eseguire un ordine, non adulava i superiori. Non una sola parola che uscisse dalla sua bocca si uniformava allo stile del campo.»

Tratto da Le imperdonabili, di Laura Boella (Mimesis).

Milena Jesenská tra il 1938 e il 1939 scrisse sulla prestigiosa rivista di politica e cultura Prìtomnost di Praga. I suoi erano accesi articoli sull’ascesa del Partito Nazista in Germania, sull’annessione dell’Austria alla Germania nazista e sulle possibili conseguenze che tutto ciò avrebbe potuto avere per la sua patria, la Cecoslovacchia. Il peggioramento delle condizioni politiche, anziché spaventarla, diede maggior enfasi ai suoi scritti. 

Si unì al movimento di resistenza clandestino quando i nazisti occuparono la Cecoslovacchia e aiutò molti ebrei e rifugiati politici a espatriare ma lei rimase in patria. Alla fine del ‘39 venne arrestata dalla Gestapo e incarcerata, prima a Pankrac e successivamente a Dresda. L’anno successivo fu deportata nel campo di sterminio di Ravensbrück. Nemmeno qui il suo spirito venne fiaccato e Milena Jesenská fu molto attiva nel fornire sostegno morale e psicologico alle altre prigioniere. 

Morì senza mai tornare in libertà, nel maggio del 1944.
Per non dimenticare, per non lasciare mai che la storia si ripeta.

Erna Corsi

Foto in alto: Milena Jesenská – da amedeogasparini.com

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