Pillole di femminile – Storie piccole che raccontano un mondo grande #113

La pillola di oggi è il microracconto POV di Elena Marrassini. Perché la vita è un Punto Di Vista, per grandi e piccinE.

Pillole di femminile, la rubrica per riflettere su alcuni piccoli grandi temi legati alla vita di tutti i giorni. 

Stamani in treno c’è chi parla con Samantha di cose assai private e la chiama amore a voce alta e la invoca con la gola rotta nei tratti in cui non c’è abbastanza segnale. Avrei voglia di chiedere al tizio che cavolo di nome è Samantha, da quale fiction degli anni ’80 viene fuori, o almeno se la sua Samantha è con l’H oppure no.

C’è anche il secchione logorroico che racconta di mirabolanti gittate calcolate alla perfezione per lanciare, durante il compito di mate, gli studi di funzione silenziosamente appallottolati al compagno di classe che non è bravo come lui, sottolinea. Racconta anche delle sue uscite, dei suoi viaggi in auto e delle sue conquiste.

Lo guardo: occhi piccoli ma luminosi di celeste, guance ancora di bambino che stridono col continuo sorriso ammiccante e i pochi peli irti e biondi della barba rasata a secco, capelli biondo miele disordinati al punto giusto. Porta un giubbotto di quelli da trecentoquarantadue euro, l’ho intravisto ieri su Amazon. E le scarpe che  costano poco di meno. È figlio di un dentista, me lo sento. Cioè, si vede proprio. Dice anche che ha un fratello. Immagino il  fratello andare in giro vestito come lui, sennò non vale. Sì, è sicuramente figlio di un dentista. E di una affermata psichiatra, perché no.

Comunque pare un bravo ragazzo e forse più che secchione è proprio vispo e basta. Che poi del resto oh, con una famiglia così o vieni su vispo o sei un disadattato, la pecora nera, il figlio venuto male.

E infine arriva lei, a distrarmi da questo mio cinico film: piccola, col viso grassoccio e le guance di un rosa  acerbo e puro. Ha il passo tondo e assonnato, tiene per mano la sua mamma con l’aria di chi si affida, di chi si fida. Ha una benda sull’occhio destro. Sì, di quelle bende tutte bucherellate che servono per correggere gli occhi nati male. Ma questa è bellissima: è rosa, decorata con Hello Kitty ed è tenuta in una salda posizione piratesca da un laccio color fucsia brillante che le attraversa metà del faccino rubicondo.

La madre ha lo sguardo libero da bende, lei. Ma se ne prenderebbe anche due al posto di quella di sua figlia. Ha l’aria preoccupata di quella che porta la bambina al controllo alla clinica oculistica del capoluogo toscano.

Forse è solo quando si incontra chi riesce a dipingere un disagio con i colori di Hello Kitty, che si vede all’improvviso da una prospettiva più giusta tutto ciò che ti pareva tutto e poi invece tutto non è. Colorandolo, magari.

Elena Marrassini

Foto in alto: elaborazione grafica di Erna Corsi

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