Ispirandoci al rito dell’attesa legato al mese di dicembre, proponiamo cinque poesie che ci accompagneranno alla fine dell’anno.
L’Avvento è un periodo di preparazione spirituale che viene celebrato in molte parti del mondo seguendo le diverse religioni e le culture proprie di ogni paese. Nel contesto del cristianesimo l’Avvento rappresenta un periodo di grande significato perché sottolinea la preparazione spirituale in attesa della nascita di Cristo.
Un elemento che accomuna le celebrazioni è l’uso di candele che, simbolicamente, rappresentano il fuoco e la luce che illuminano il mese più buio dell’anno. Nelle case del nord Europa, per vivere l’attesa del Natale, e scandirne il tempo, si prepara una corona con rami di piante sempreverdi al cui interno vengono inserite quattro candele da accendere, una alla volta.
Prendendo spunto da questa tradizione nel mese di dicembre proponiamo l’ascolto di cinque poesie a carattere religioso che accompagneranno l’attesa del nuovo anno.
La vocazione religiosa è molto presente nelle poesie di Alda Merini. Il cardinale Gianfranco Ravasi, suo grande amico e autore delle prefazioni dei libri più spirituali della poeta, ha detto: «La poetessa poneva il suo Cristo al centro dello spazio e del tempo in un’epifania tragica eppur luminosa. La carnalità, che in lei era spesso intrecciata all’eros, qui si trasfigurava e diventava la sarx giovannea, la carne del Verbo, e la divinità diveniva umanità gloriosa e dolente.»
La fede e l’amore sono i temi che troviamo nella poesia scelta per questa domenica che ci avvicina al Natale. Il video di Amore è stato curato da Debora Menichetti.
Serena Betti
Foto in alto: Alda Merini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Amore
Ti ho perso lungo i solchi della via,
o mio unico amore,
Dio di giacenza e di dubbio
Dio delle mitiche forze
Dio, Dio sempre Dio
che sei più forte degli amplessi
e dei teneri amori.
Che fai crescere le fontane,
che appari e dispari
come un luogotenente del destino.
Perderti è come perdere la speranza
ed io ti ho perduto
non una ma un milione di volte
e ritrovarti è come sorgere dall’eterno peccato
per vedere le falle della vita
ma anche le tue mobili stelle:
TU SEI UN DIO DI AMORE.