La poesia nel dì di domenica presenta “Chi sono io?” di Nazik al-Mala’ika

Nazik al-Mala’ika
Le sue opere sono testimonianza del potere della poesia come mezzo di cambiamento sociale. 

La poesia di Nazik al-Mala’ika rappresenta una dichiarazione di indipendenza. Il suo linguaggio intimo e rivoluzionario scava nel profondo delle emozioni umane, esplorando temi come l’auto-consapevolezza, l’autonomia e l’autodeterminazione.

La sua opera si colloca in un momento storico di profonda trasformazione nel mondo arabo. Un periodo in cui le donne iniziarono a far sentire la propria voce con sempre maggiore incisività nell’arte e nella società.

Con le sue riflessioni sulla libertà personale e sul diritto di esprimere la propria identità senza filtri, la poeta si afferma come una guida. Un simbolo in cui riconoscersi nella ricerca di un’autentica espressione di sé. La sua opera è diventata un punto di riferimento nella lotta contro la repressione, trascendendo i confini di genere e cultura. La sua eredità risiede non solo nella bellezza, ma anche nell’impatto che le sue poesie hanno avuto e continuano ad avere nel dibattito sulla condizione femminile nel mondo arabo e oltre.

Il suo grido di libertà, espresso con forza in Chi sono io? continua a ispirare, incoraggiare e sostenere la lotta per l’autodeterminazione delle donne in ogni angolo del mondo. Così, la sua voce diventa immortale nella storia della letteratura e dei diritti umani. Non è semplicemente una domanda che una donna araba pone a se stessa, ma un interrogativo che risuona nelle coscienze di tutti coloro che lottano per il riconoscimento della propria identità e per il diritto di definire la propria vita.

Quest’opera rappresenta uno dei momenti più introspettivi della sua produzione poetica. In essa, infatti, esplora audacemente l’identità femminile in una società tradizionalmente dominata dagli uomini. Con le sue parole, sfida i canoni, interroga le convenzioni e si fa portavoce di un movimento che supera il piano personale, assumendo una dimensione universale.

Leggendo questi versi, si percepisce come Nazik al-Mala’ika abbia saputo creare un armonioso flusso di coscienza attraverso l’uso del verso libero. È come se la protagonista della poesia si spogliasse, passo dopo passo, per scoprire la propria autentica identità.

Per La poesia nel dì di domenica, Serena Betti legge per noi Chi sono io? di Nazik al-Mala’ika. Buon ascolto.

Debora Menichetti

Foto in alto: Nazik al-Mala’ika (immagine dal sito: Il canto delle sirene)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Chi sono io?

La notte chiede chi sono io?
>>>>Io sono i suoi segreti – ansiosi, neri, profondi
Sono il suo silenzio ribelle
Ho velato la mia natura con il silenzio,
ho avvolto il mio cuore nel dubbio
E solenne, sono rimasta qui
a guardare, mentre i secoli mi chiedono,
chi sono io?

E il vento chiede chi sono?

sono la sua anima inquieta rinnegata dal tempo
come lui sono in nessun luogo
continuo a camminare e non c’è fine
continuo a passare e non c’è posa
giunti al baratro
Io credo che sia il termine della pena
e quello è invece il v

uoto

Il destino chiede chi sono
potente come lui piego le epoche
e ridòno loro la vita
creo il passato più remoto
dall’incanto di una vibrante speranza
e lo sotterro ancora
per forgiarmi un nuovo ieri
di un un domani ge

lido

Il sé chiede chi sono
come lui vago, gli occhi fissi nel buio
nulla che mi doni la pace
resto ancora e chiedo, e la risposta
resta nascosta dietro il miraggio
ancora lo credo vicino
al mio raggiungerlo tramonta
dissolto, scomp

are.

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