Trotula de’ Ruggiero, moderna ginecologa dell’anno Mille

Trotula de’ Ruggiero
Ostetricia e ginecologia nascono nel Medioevo grazie a una donna che dedicò la sua vita al benessere femminile. La sua figura dominerà questa disciplina fino all’800.

A Salerno, durante l’anno Mille, è fiorente una Scuola medica che permette alle donne di studiare e di praticare nozioni di medicina. Ne escono le mulieres salernitanae, a tutti gli effetti infermiere e medici nel senso più attuale del termine. A Salerno, nell’anno Mille, nasce e vive la prima donna che, in Europa, dedicherà il suo tempo alla cura e al miglioramento della condizione psicofisica femminile: Trotula de’ Ruggiero.

Trotula de’ Ruggiero nacque da una famiglia normanna importante e facoltosa, e grazie a questo ebbe la possibilità di dedicarsi agli studi di medicina che lei scelse di approfondire concentrandosi sulla cura di tutti quei disturbi femminili che una donna del Medioevo difficilmente confidava a un medico uomo. Trotula comprese questa difficoltà e decise di specializzarsi in ostetricia e ginecologia: «La miserevole condizione delle donne […] mi ha indotta a trattare con chiarezza le malattie femminili al fine di poterle curare.»

Leggendo il suo trattato più celebre, un vero e proprio compendio di ginecologia, ostetricia e puericultura, De passionibus mulierum ante in et post partum (Sulle malattie delle donne prima e dopo il parto), quello che ci sorprende è la moderna mentalità con la quale Trotula de’ Ruggiero affronta gli argomenti del suo libro. Non solo i fastidi che possono affliggere le donne durante la gravidanza e dopo il parto, l’allattamento, il ciclo mestruale e le malattie dell’utero: Trotula affronta argomenti tabù per il suo secolo, quali la contraccezione e la sterilità.

Se per quanto riguarda la contraccezione il consiglio di Trotula può apparire molto “medievale” – anche se, riflettendoci, non lo è poi così tanto – («Se una donna non vuole concepire, ponga sulla propria pelle nuda la pelle di una capra che non abbia mai concepito»), per quanto riguarda la sterilità le intuizioni di Trotula anticipano i secoli: essa può affliggere in ugual modo sia l’uomo che la donna.

Per mantenersi in forma, si legge nel trattato, fondamentale è la prevenzione. Non solo però seguendo uno stile di vita sano e una sana alimentazione; essenziale è la pulizia. Trotula ci parla dell’igiene intima, per la quale creò addirittura un sapone antibatterico profumato ai petali di rosa, come uno dei principali mezzi di prevenzione dalle malattie.

Ma l’attualità delle sue affermazioni non finisce qui. La salute del corpo è strettamente legata alla salute della mente e al nostro benessere psichico, ci spiega Trotula de’ Ruggiero, e per questo si preoccupa di lasciarci, con il suo De ornatu mulierum (Sulla bellezza delle donne), il primo trattato di cosmetica della storia, con consigli non solo sull’igiene ma anche sul trucco, sui “bagni di vapore”, sui massaggi e istruzioni per preparare prodotti per il viso, il corpo e i capelli. La cosmesi non è un argomento frivolo: certe “coccole” sono importantissime per la donna al fine di raggiungere quello stato di armonia con se stessa che le permette di mantenere anche la salute fisica. Così impariamo i trucchi per eliminare le rughe, le borse sotto gli occhi e i peli superflui, e come mantenere la pelle candida, i denti splendenti e i capelli forti e sani.

L’ostetricia e la ginecologia nascono quindi nel Medioevo grazie a una donna che dedicò la sua vita al benessere femminile; sarà la sua figura che dominerà la ginecologia in Europa fino all’800 e i suoi trattati saranno studiati, copiati, stampati e utilizzati nelle Scuole di medicina più rinomate per i secoli a venire.

Paola Gradi

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1 commento su “Trotula de’ Ruggiero, moderna ginecologa dell’anno Mille”

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