La nuova produzione Netflix è ispirata all’ipotetica sorella minore degli Holmes fra suffragette, lotte di classe e diritti umani.
Da pochi giorni è disponibile su Netflix il secondo film su Enola Holmes (interpretata da Millie Bobby Brown), sorella minore del celeberrimo Sherlock (Henry Cavill) e del primogenito Mycroft. Il personaggio femminile, che non è presente nei volumi di sir Arthur Conan Doyle, è un’invenzione che bene si inserisce nelle trame e nelle atmosfere dei racconti originali.
Piacevole e leggero, il film offre anche diversi spunti di riflessione. Schietta e indipendente, Enola Holmes appare come una mosca bianca nella Londra dei primi anni del secolo scorso, lontanissima dai ritratti femminili statici e tradizionali. Cresciuta fuori città nell’isolata casa di famiglia e educata dalla madre Eudoria (Elena Bonham Carter) con le stesse conoscenze e capacità dei fratelli è incredula davanti alle restrizioni che la società impone alle donne e rifiuta di adeguarvisi, rendendole ancora più evidenti e assurde agli occhi degli spettatori.
In questo secondo capitolo, la giovane donna cerca di conquistare il proprio spazio e la propria autosufficienza, avviando una sua impresa di investigazione. Il confronto con il fratello già famoso risulta difficile da sostenere e il fatto di essere donna gioca nettamente a sfavore. Ma nella sua lotta per l’indipendenza non è sola. Una rete di donne, fra cui sua madre, si batte per il suffragio universale e trama nell’ombra per scardinare le vecchie regole. Diversi personaggi femminili coinvolti nell’indagine si rivelano pieni di sorprese, di arguzia e di coraggio.
Tutta la vicenda è satura di riferimenti storici che vanno dalle suffragette alla tragedia delle operaie messe in pericolo dal loro lavoro come ragazze del radio. Sono vicende che legano il racconto alla realtà, andando oltre le intuizioni geniali dei fratelli Holmes. Non solo Enola, ma tutta una varietà di personaggi sottolineano quanto una parte femminile della società sia stata in grado di non perdere la propria identità nel fango delle leggi ingiuste, scritte o meno, portando avanti lotte e ideali che hanno (e stanno ancora) cambiato il nostro mondo.
Erna Corsi
Foto in alto: da wired.it
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