Se cadi… ti rialzi! Cadere e risollevarsi è una cosa da grandi. Rimettersi “in piedi” è il gesto più importante nella crescita di ogni essere umano.
Scivolo sopra le avversità della vita un po’ come feci nell’ormai lontano ’96, quando, non poco distrattamente, incespicai sul tappeto persiano di mia nonna, martoriandomi il dito medio sinistro (coincidenze?).
Quella fu la mia iniziazione agli scivoloni che la vita mi avrebbe presentato, tra l’altro con una certa frequenza, di lì a poco.
Una sorta di ballo delle debuttanti per inserire nuove esche prescelte nel mirabolante mondo delle sfighe!
Ora, alla soglia dei trent’anni, vi posso assicurare che poco, o niente, è cambiato, se non il mio approccio agli eventi nefasti dell’esistenza.
Imprevisto delle 7:28, e siamo svizzeri perché ogni secondo è importante, quando stai uscendo per andare a lavorare.
Eh vabbè, ormai so come gestirlo.
Capita la giornata in cui, fatalità, sono passati cent’anni dall’ultimo allineamento funesto dei pianeti e, quindi, tale evento colpirà inevitabilmente la tua vita segnando il tuo destino?
Eh pazienza. Questo offre la casa. Portata principale di iella arrosto con contorno di beghe alla piastra.
Decidi, inspiegabilmente, di farti una corsetta sentendoti nel pieno delle tue forze psicofisiche?
Eh no! Inciamperai sull’unica radice che fa capolino beffarda dall’asfalto e ti romperai il capitello radiale!
Ti troverai anche un bel livido sulle chiappe, claudicante per qualche giorno ma, in fondo, ti rialzerai sempre.
In alto: Nefastia di Gloria Wardolw – Se cadi… ti rialzi!
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