Il linguaggio segreto dei neonati, una guida pratica e di conforto

e.a.sy.
Il metodo E.A.S.Y. di Tracy Hogg punta al benessere del neonato ma anche a quello di tutta la famiglia.

Dal quarto numero de L’Altro Femminile, donne oltre il consueto, scarica il PDF della rivista o sfogliala online.

Nell’ultimo secolo, si è verificato il progressivo abbandono della consuetudine di più nuclei familiari consanguinei di vivere sotto lo stesso tetto. Oltre all’evidente aumento della privacy, questo nuovo assetto ha portato con sé anche delle difficoltà. Con il papà al lavoro e le nonne lontane, la neo mamma si è ritrovata da sola con il bebè, in preda a dubbi, stanchezza e frustrazione. Nei nove mesi con il pancione si immagina un rapporto idilliaco con il pargolo, fatto di carezze e intimità. Scontrarsi con la cruda realtà fatta di pannolini sempre sporchi, coliche, notti insonni, tettarelle e ciucci da sterilizzare, mastite e latte in polvere può fiaccare anche l’animo più impavido. La fatica fisica di fare tutto da sole è estenuante, senza contare che ci si sente assorbite H24 sette giorni su sette, fino all’annullamento. Certo, guardare quella meraviglia che ricambia con una piccola smorfia il nostro sguardo appannato ripaga di tutto. Ma è proprio vero? O meglio: deve essere per forza così? No, certo che no. Essere madri non dovrebbe mai significare annullarsi come persona. Recentemente i nuovi congedi per il padre lo mettono in condizione di essere più presente e di poter dividere il carico di lavoro, non solo per poter riposare a turno ma anche per permettere a entrambi di continuare a coltivare se stessi. L’arrivo di un figlio porta necessariamente a rivedere tempistiche e priorità di tutta la famiglia, ma un genitore più sereno non può che portare giovamento. Alternarsi alla cura del piccolo per concedersi una passeggiata solitaria, un bagno caldo o anche un caffè al bar con gli amici può essere una valvola di sfogo importante che consente di tornare dal bambino con rinnovata energia. 
Ma come mettere in atto questo meccanismo così sofisticato? Innanzitutto è necessario un buon rapporto di coppia fondato su fiducia e collaborazione, ma è anche necessario saper interpretare i bisogni del nuovo arrivato: è necessario comprendere Il linguaggio segreto dei neonati (Mondadori 2004).

Il metodo E.A.S.Y.

Tracy Hogg

Tracy Hogg è stata un’infermiera inglese specializzata in puericultura che si è sempre occupata di consulenze familiari e nonostante la sua prematura dipartita ci ha lasciato il suo metodo attraverso questo libro edito da Mondadori. La sua idea di base si fonda sul principio che il piccolo neonato sia già una persona, che va accolta e considerata come tale. I suoi bisogni sono importanti come lo sono quelli della famiglia in cui si appresta a entrare. Raccontare a un frugoletto di pochi giorni della sua casa, dei membri della famiglia e delle loro abitudini può sembrare un’assurdità, ma vi assicuro che non lo è. 
Il metodo di Tracy si chiama E.A.S.Y, parola che in inglese significa facile, ma è in realtà un acronimo che definisce quattro fasi.

E come eat (mangiare), A come activity (attività), S come sleep (dormire), Y come you (tu). Sono quattro fasi che si ripetono all’infinito nella routine del bambino; progressivamente si allungano i tempi fra l’una e l’altra arrivando a distanziare i pasti. L’idea consiste nel fatto di non far legare al neonato l’idea del cibo a quella del sonno. Se dopo il pasto (E) non lo si lascia addormentare ma si prevede una piccola attività (A) poi potrà dormire più sereno (S) senza necessità di poppare per riuscirci. Il tempo del suo sonnellino è quello che la mamma può dedicare a se stessa (Y). Può sembrare fantascienza, invece è un sistema che anche i bambini apprezzano molto. Imparano a addormentarsi in autonomia, e con il tempo anche a riaddormentarsi da soli se si svegliano durante la notte, senza bisogno della mamma-ciuccio. L’importante è che siano sereni e perfettamente consapevoli che mamma e papà sono presenti.

Esempi concreti, soluzioni reali e storie vere

Il libro, scritto con la giornalista Melinda Blau, supporta teorie e proposte con esempi concreti e soluzioni applicabili alla vita di tutti i giorni. Ad esempio, leggendo la definizione dell’acronimo E.A.S.Y. io mi sono chiesta che attività sia mai possibile far fare a un pargolo di pochi giorni e ho pensato che, forse, il metodo va applicato quando sono più grandi. Nel libro ho trovato risposta a entrambi i quesiti. Il metodo va utilizzato fin dal primo giorno per non creare scossoni nella routine: sono bestioline abitudinarie e l’importante è tenere il ritmo, loro balleranno con voi senza sbagliare un passo! Le attività per i bambini molto piccoli sono, ovviamente, le più semplici: il cambio pannolino, il bagnetto serale, un massaggio al pancino. Basta poco perché non si crei l’associazione pappa-nanna. Inizialmente può sembrare più faticoso ma in realtà gli effetti positivi ci sono da subito.

Le autrici corredano la spiegazione dettagliata del metodo con una grande varietà di suggerimenti molto pratici e concreti. Molte sono le storie vere che vengono citate come esempi, anche di possibili problematiche che potrebbero insorgere con le relative soluzioni, sempre adattabili alla vita della famiglia.

Saper riconoscere il tipo di pianto di un bambino che non sa ancora esprimersi a parole è una delle importanti abilità che è possibile acquisire con la lettura del libro. Ma non è l’unica e da sola non è sufficiente: ad esempio questa conoscenza unita alla consapevolezza di quale fase stia vivendo il vostro bambino vi darà un’indicazione molto vicina alle sulle sue esigenze. 

Un nuovo membro della famiglia

Così come una famiglia si adatta e si riorganizza all’arrivo di un neonato, così il nuovo arrivato prenderà consapevolezza del suo posto e imparerà a rispettare quello dei suoi nuovi compagni di viaggio. I bambini sono come spugne e assorbono tutto ciò che gli diamo, fin dal primo giorno di vita. Essere attenti ai loro bisogni, leggergli un libro per suscitare la loro curiosità, incoraggiarli a fare da soli, dimostrargli rispetto sono tutti gesti d’amore validi ogni giorno e per sempre.

Erna Corsi

Foto in alto di Erna Corsi

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