Di madre in figlia. Dedicato a tutte le donne intrappolate, spesso in modo inconsapevole, da stereotipi e retaggi culturali privi di senso.
Pillole di femminile, la rubrica per riflettere su alcuni piccoli grandi temi legati alla vita di tutti i giorni.
Marisa sale in auto. Controlla lo stato del trucco dallo specchietto retrovisore. Sospira. Prende la trousse dal cruscotto, afferra la cipria e tampona leggermente naso e fronte. Ha la pelle grassa e dopo qualche ora deve sempre rifrescare il maquillage per essere a posto. Passa rapida il rossetto sulle labbra senza nemmeno doversi guardare mentre compie quel gesto che va oltre la consuetudine. Sistema il gancetto del reggicalze che si è spostato e le dà fastidio. Un colpo di spazzola ai capelli. Bene adesso che si sente in ordine cerca il cellulare nella borsa e poi lo chiama.
«Ciao ho fatto un po’ più tardi del previsto. Sai com’è… quando non ci si vede da un po’ si hanno tante cose da raccontarsi. A proposito, le mie amiche ti salutano. Tutto bene a casa? I ragazzi sono tornati da scuola? Mah! Non so, non ho ancora deciso, pensavo di fermarmi in pescheria e vedere se trovo qualcosa di speciale per la cena. Magari il tonno che ti piace tanto. Faccio anche un salto in vineria a prendere dello Scaia. Arrivo amore, arrivo presto non preoccuparti.»
Esce dal parcheggio quasi sgommando. Non è riuscita a regolare la pressione del piede sull’acceleratore, le si sono intorpidite le dita. Avrebbe bisogno di togliersi le scarpe e massaggiarsi i piedi. Nonostante le promesse della pubblicità, i plantari in gel non funzionano un granché. Ma non può rinunciare al tacco dodici. No, proprio non può. A lui piace tanto che lei indossi scarpe con il tacco, dice che slanciano. Diciotto anni di matrimonio e non l’ha mai vista senza o con il trucco sfatto o i capelli in disordine. Nemmeno dopo la nascita dei loro figli. Sua madre le aveva insegnato che una donna non deve mai lasciarsi andare. “Prezioso” consiglio di madre in figlia che Marisa non dimenticava mai.
Cinzia Inguanta
In alto: elaborazione grafica di Erna Corsi (foto di Kellepics e di annca)
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